Portare i bimbi: parola di mamma e papà

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“Per me portare la mia bimba con la fascia significa soprattutto soddisfare il mio bisogno di contatto,

dato che rispetto alla mamma che allatta ho meno occasioni di vicinanza profonda.

È un modo per poter essere un po mammacanguro anche io oltre che soddisfare una esigenza di   praticità”

(Rossano con la sua piccola Maya)

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 “Oggi per la prima volta abbiamo sperimentato la fascia con Gaia, ed e’ stata un esperienza fantastica.

Siamo stati in centro a Firenze con la tramvia per comprarle un cappellino parasole,

abbiamo fatto colazione al bar ed una bella passeggiata di ritorno fino alle cascine tutto senza stress e disagio causato dall’ingombro della carrozzina,

con la tranquillità di Gaia che, a contatto con il babbo, se ne e’ stata buona buona dormendo per 4 ore filate senza un lamento (tranquillità interrotta quando , poverina, e’ dovuta tornare nell’ovetto).  Ti scriviamo per dirti che il tuo corso e’ stato utilissimo”  (Alessandro, Fabiola e la loro Gaia)

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“Sono un babbo a cui piace applicare i concetti della semplicità nella vita di tutti i giorni: ecco perché usare una fascia come complemento ad un ingombrante passeggino è stata una cosa che subito ha suscitato il mio interesse.

All’inizio prendere la mano con una fascia per creare “l’alloggio” per la propria creatura non è una cosa semplicissima ma con qualche prova e l’utile manuale di spiegazione in dotazione  ho potuto portare la mia bimba a spasso senza troppi traumi per entrambi.

La differenza con una carrozzina è immediata: la stessa che c’è tra andare in una pista ciclabile con una bicicletta (la fascia) o con un SUV (la carrozzina). In più con la fascia non ci sono terreni accidentati e quindi ti muovi più in fretta e quindi hai le mani libere che puoi utilizzare per coccolare la bimba o per tenere a distanza i curiosi 😉

In più per un papà la fascia è un toccasana infatti è l’unico modo che si ha fin dai primi giorni di portare a giro il proprio pargolo senza che questo si trasformi in un essere urlante: la fascia simula la pancia della mamma quindi la innocente creatura crede di essere con la propria genitrice (e la propria scorta di cibo) ed è più tranquilla.

E per chi è attento al risparmio: la fascia costa sugli 80 euro solitamente almeno un terzo di una carrozzina. Se poi avete una carrozzina transformer (ovvero 3 in uno) il risparmio è molto di più” (Valerio e la sua Adele)

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10502058_629209483853290_979707068272634149_n“L’incontro sul portare mi ha fatto capire quanto sia importante per un bambino l’essere portato a stretto contatto, perchè finché non è in grado di camminare da solo i genitori sono le sue gambe. Ho portato mio figlio in marsupio fin dalla nascita, con la fascia non mi ero mai cimentato, perchè la associavo a un portare più appartenente al femminile, forse perché l’avvolgimento che si crea con la fascia intorno al corpo del bambino un po’mi ricorda il raccoglimento intra uterino. Fosse per me lo porterei sempre e soltanto in braccio, il contatto che hai quando il bambino si aggrappa e ti abbraccia è una sensazione indescrivibile, ma per motivi soprattutto fisici questo non è possibile. Se tuo figlio accetta di essere portato , avere le mani libere è sicuramente molto comodo. Il momento in cui stringo a me il mio bambino senza ausili però per me non ha prezzo. Una parte di me è ansiosa di vedere il piccolo camminare e correre in autonomia, ma ammetto che mi mancherà quel contatto unico che si crea con il babywearing” (Federico e il piccolo Giacomo).

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Cara Veronica, ci teniamo a ringraziarti per l’incredibile opportunità che ci hai dato di provare questo miscuglio di affetto, amore, comodità, contatto, divertimento, famiglia, fiducia e sicurezza che è il portare sulla schiena. Grazie di cuore.

Francesca e Martino (e Vanni il fratellone e papà Lorenzo)

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” Io e te. Intorno a noi i verdi dei prati di montagna e degli alberi.

Sei legato sul mio fianco e i nostri respiri vanno insieme.

Mi siedo e sento solo l’odore del fieno e ascolto solo il suono del torrente.

Questa è la mia pace, è la mia felicitá.

Poco piú in lá il tuo papá prova a far volare un aquilone e tutta la mia tenerezza non è solo tua è anche per quest’uomo che è con noi…al nostro fianco.”

(Laura con il piccolo Lorenzo e papà Davide)

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“Che cosa é per noi il portare? Non é solo un modo comodo per uscire o un mezzo per far addormentare la nostra piccola… É molto di più… É vederla tranquilla sul letto mentre noi drappeggiamo il tessuto della fascia davanti a lei, é il suo sorriso che si apre quando capisce che ci stiamo preparando per quel contatto unico, é la tranquillità che ormai c’è in lei mentre facciamo la legatura… E poi usciamo… Lei guarda il mondo dalla nostra altezza, vede quello che vediamo noi, curiosa ed al riparo, e poi?

E poi quando il mondo le sembra troppo chiude gli occhi, gira la testa verso di noi e dolcemente si addormenta… Così, protetta, al sicuro, serena…”

(Francesca, Daniele e la piccola Bianca)

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“Ne parlavamo proprio l’ultima volta che ci siamo viste e allora mi è venuto il desiderio di condividere quello che è accaduto stamani…della serie come rovinarsi una giornata iniziata splendidamente

Da quando grazie a te ho incontrato la fascia non uso più il passeggino e simili, ma stamani presa da una insana insicurezza (leggi parenti vari “ma non lo metti mai giù?” “ma il passeggino almeno in qualche occasione…se tutti i bambini ci stanno non sarà così male”), ho deciso di andare a fare la spesa con il passeggino!
Nell’ordine: Francesco mentre lo sistemavo aveva un’espressione sempre più incerta ed interrogativa, per strada si è aggrappato convulsamente alle sponde del passeggino e guardava a destra e sinistra con aria preoccupata e prossima al pianto, io sempre più nervosa e agitata ho capito di aver toccato il fondo quando mi sono sentita che dicevo amore mamma promette che non lo fa più.

Dentro il supermercato, all’ennesimo complimento di una signora, Francesco è scoppiato in un pianto disperato (lui!?) a pieni polmoni mentre la cassiera mi faceva tornare indietro perché il passeggino (ultra moderno) non passava nel corridoio delle casse.
Siamo tornati a casa facendo lo slalom su marciapiedi sconnessi e con passaggi pedonali impraticabili causa parcheggi selvaggi o scalini improponibili. Davanti alla porta di casa mi è venuto in mente il motto di mia nonna chi fa con la testa deglli altri la sua la può vendere. Mai più !” (mamma Beatrice e Francesco)

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“questa cosa della fascia aiuta anche la relazione…è bellissimo poter usare le mani solo per coccolarla senza la preoccupazione di doverla sostenere” (Babbo Francesco, mamma Tiziana e la piccola Giulia)

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“Io non smetteró mai di santificare la mia fascia … prima mi ha aiutata a portare il pancione e ora è la mia ancora di salvezza a cui mi aggrappo ogni volta che la mia piccina è sopraffatta dai troppi stimoli di questo mondo così rumoroso e ha bisogno di ritrovare il suo universo uterino. Emma piange spesso per il mal di pancia, s’innervosisce, non trova posizione e alla fine diventa inconsolabile .. così io mi metto la fascia e lei ci si rannicchia dentro facendo dei gran sospironi e addormentandosi serena mentre io passeggio, chiacchiero o faccio un po di faccende di casa. La fascia per me è un modo di comunicare con mia figlia e di trovare con lei una dimensione tutta nostra a portata di bacio!” (mamma Lara e la sua Emma)

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Un Commento

  1. Pingback: Uno spazio magico | handmade, 100% puro...contatto!

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