Per fare tutto, ci vuole un fiore


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L’appennino tosco-emiliano quest’estate ci ha regalato una fioritura di cicoria maestosa, il ciglio della strada da Sasso Marconi a Badolo a luglio era un’unica striscia blu-viola. Cicory, tra i fiori di Bach è quello sicuramente più indicato per lo stereotipo di mamma mediterranea possessiva, che tiene la famiglia sotto controllo e che tende a limitare i figli nella loro espressione…la mamma chioccia, non certo la mamma puro-contatto.

Devo dire che questo tipo di mamma non va più tanto di moda tra le donne della mia generazione, spesso sono le nonne ad aver bisogno di questo fiore, mentre le mamme, soprattutto se al primo figlio, sono sempre più informate, attente, consapevoli, sanno cosa è giusto fare o non fare in gravidanza e con i cuccioli…fino a quando non incontrano il classico esperto poco empatico che mette in discussione le loro certezze e le loro scelte. Con un cocktail ormonale sempre in movimento non è semplice mantenere una parvenza di stabilità e si sa che nessuno riesce a resistere alla tentazione di dare qualche consiglio non richiesto ad una panciona o a chi spinge una carrozzina, e alla lunga, queste ingerenze possono destabilizzare o confondere.

Dal mondo della floriterapia abbiamo però dei validi aiuti per proteggere la nostra bolla: primo tra tutti il fiore inglese (di Bach) Walnut che ci aiuta a gestire i cambiamenti e a proteggerci dalle influenze esterne; tra i fiori californiani tutte le achillee, in particola modo Yarrow per chi fatica a stabilire i giusti confini con l’esterno e Pink Yarrow per chi è ipersensibile sul piano emotivo oppure direttamente il mix Yarrow Enviromental Solution che attiva le endogene capacità di difesa; tra i fiori Australiani è ottimo il mix Self-Confidence per rafforzare l’autostima e la capacità di portare avanti le proprie scelte, ma anche Equilibrio Donna per armonizzare l’attività ormonale oppure Transition per accompagnare le fasi di transizione.

Stare nel verde, respirare all’aria aperta, passeggiare nei prati e nei boschi, bere acqua di fonte, immergersi nell’acqua dei ruscelli, dei fiumi, dei laghi e dei mari, mangiare frutta e verdura di stagione, sono sicuramente il miglior aiuto che la natura può dare alla nostra salute e alla salute dei nostri figli, ma per chi lavora in ufficio, vive in città, non vede un albero per settimane intere…la natura può continuare a dare il proprio prezioso aiuta tramite le meravigliose proprietà delle piante e dei rimedi floreali. Le donne aborigene australiane partorivano in un a buca piena di fiori di Baobab se la stagione lo permetteva: tra i rimedi australiani Boab aiuta a liberarsi proprio dai condizionamenti dell’ambiente di origine, quindi questa tradizione rappresentava una specie di battesimo purificatorio, un inno alla libertà.

Tutte le volte che la mia bimba grande mi porta amorevolmente in dono un fiore io le dico che è un peccato staccare dei fiori perché li condanniamo ad appassire prima, ma lei non desiste e ora anche la piccola si è messa a portarmi dei boccioli…forse mi devo rassegnare e accettare i loro doni senza tante storie!

Rossella

contatti:  sarasswati2000@libero.it

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